L'Ordinanza della Corte di Cassazione n. 21145, pubblicata lo scorso 29 luglio 2024, affronta un tema cruciale per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD): la qualificazione fiscale e il diritto alla detrazione IVA.
La Pronuncia si inserisce in un dibattito giuridico complesso, volto a garantire la neutralità fiscale per tutte le attività economiche soggette a IVA, pur preservando le peculiarità delle ASD.
Il caso
La vicenda analizzata dalla Corte riguarda un'associazione cui l'Agenzia delle Entrate aveva contestato la natura non commerciale, revocando i benefici fiscali per il periodo d'imposta 2009. Le contestazioni si basavano su diverse criticità, tra cui:
- attività non riconducibili agli scopi istituzionali;
- corrispettivi degli utenti non conformi allo statuto;
- uso di strutture non strettamente connesse alla promozione sportiva.
In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale aveva accolto il ricorso dell'associazione. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale, in appello, aveva ribaltato la Sentenza, considerando prevalente la gestione commerciale.
L'associazione ha quindi proposto ricorso per Cassazione, sollevando quattro motivi, tra cui la nullità della sentenza per motivazione apparente e la violazione delle norme IVA. La Cassazione ha accolto solo il quarto motivo, sottolineando il principio di neutralità fiscale elaborato dalla giurisprudenza europea: un ente, anche se in parte considerato commerciale, ha diritto alla detrazione IVA, a condizione che operi come soggetto passivo e che i beni o servizi siano utilizzati per operazioni imponibili.
Conclusioni
La Sentenza ribadisce quindi l'importanza di rispettare rigorosamente le clausole statutarie e di evitare qualsiasi attività non conforme agli scopi istituzionali. Al tempo stesso, ha confermato che il giudizio di legittimità non può trasformarsi in una revisione dei fatti, ma deve limitarsi a verificare eventuali errori di diritto.
Questa pronuncia rappresenta un monito per le ASD, chiamate a garantire coerenza tra statuto e attività svolte, ma offre anche un chiarimento fondamentale sul diritto alla detrazione IVA, assicurando uniformità e parità di trattamento nel panorama fiscale europeo.
Un argomento di sicura rilevanza per gli operatori del settore, che richiama l’attenzione su correttezza fiscale e trasparenza gestionale.
Per approfondimenti è possibile leggere il numero di dicembre 2024 di Euroconference con il contributo dell’avv. Francesco Scrivano.