La gestione del contraddittorio preventivo, recentemente disciplinata dall’articolo 6-bis dello Statuto del contribuente, rappresenta un importante progresso nell’ambito dei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuenti. Tuttavia, emergono alcune criticità operative, in particolare per quanto riguarda l’accesso agli atti e i relativi termini per la presentazione delle memorie difensive.
Il quadro normativo
Il nuovo articolo 6-bis introduce il diritto del contribuente ad accedere al fascicolo relativo a uno schema di atto impositivo. Secondo il comma 3, una volta ricevuto lo schema, il contribuente dispone di un termine non inferiore a 60 giorni per presentare eventuali difese. Durante questo periodo, è possibile richiedere ed estrarre copia degli atti contenuti nel fascicolo amministrativo.
Nonostante questa previsione normativa, mancano dettagli operativi chiari per quanto riguarda la proroga del termine per presentare memorie difensive nel caso in cui sia stata richiesta copia degli atti. Infatti, lo Statuto non prevede esplicitamente che la richiesta di accesso agli atti comporti una proroga automatica del termine.
Le implicazioni per i contribuenti
Questa lacuna normativa pone i contribuenti in una posizione delicata. Sebbene abbiano diritto di accedere agli atti per preparare una difesa adeguata, devono comunque rispettare il termine di 60 giorni per la presentazione delle memorie, indipendentemente dal tempo impiegato dall’amministrazione per fornire i documenti richiesti. In pratica, l’ufficio dispone di 30 giorni per rispondere alla richiesta di accesso, il che può comprimere significativamente il tempo utile per elaborare una strategia difensiva.
Per evitare difficoltà, i contribuenti devono agire con tempestività, richiedendo l’accesso agli atti immediatamente dopo la notifica dello schema di atto. Questo approccio consente di minimizzare il rischio di incorrere in ritardi che potrebbero compromettere la possibilità di una difesa efficace.
Per migliorare l’efficacia del contraddittorio preventivo, sarebbe auspicabile un intervento normativo che introduca una proroga automatica del termine per la presentazione delle memorie in caso di richiesta di accesso agli atti. Tale misura garantirebbe un equilibrio tra i diritti del contribuente e le esigenze organizzative dell’amministrazione finanziaria.
Il tema resta centrale nel dibattito fiscale, soprattutto alla luce dell’importanza di assicurare trasparenza e tutela nei rapporti tra fisco e contribuenti.