Il Fondo Transizione Industriale (v. Decreto del Ministero per le Imprese e il Made in Italy 23 dicembre 2024), con una dotazione di 400 milioni di euro, offre agevolazioni per progetti mirati a migliorare l'efficienza energetica e l'uso efficiente delle risorse nelle imprese. I progetti, che devono essere realizzati su una singola unità produttiva, non possono aumentare la capacità produttiva dell'impresa di oltre il 20% e non devono limitarsi alla semplice sostituzione di macchinari. Obiettivi principali sono: l'incremento dell'efficienza energetica e la riduzione dell'uso di risorse tramite riuso, riciclo e recupero di materie prime.
Profili operativi
Le domande di accesso al Fondo possono essere presentate tramite la piattaforma Invitalia dal 5 febbraio 2025 all'8 aprile 2025, previa autenticazione tramite SPID. È richiesta documentazione dettagliata, tra cui relazione tecnica, piano d'investimento e diagnosi energetica per le imprese energivore.
Gli investimenti devono avere un costo complessivo compreso tra 3 e 20 milioni di euro, essere avviati dopo la domanda di contributo e completati entro 36 mesi, con eventuali proroghe di massimo 12 mesi.
Le agevolazioni sono erogate come contributi a fondo perduto e variano in base al metodo di calcolo. Per miglioramenti dell'efficienza energetica, gli incentivi base sono del 30% delle spese ammissibili, incrementabili fino al 50% per piccole imprese o progetti in zone svantaggiate. In alternativa, si può optare per un calcolo basato sui costi totali, con un incentivo base del 15%, incrementabile fino al 32,5% in base a specifiche condizioni.
Per interventi relativi all'uso efficiente delle risorse e alla circolarità dei processi produttivi, l'incentivo è del 40% delle spese ammissibili, aumentabile fino al 60% per piccole imprese o investimenti in aree svantaggiate.
Questa misura rappresenta un'opportunità significativa per le imprese di ottimizzare i propri processi produttivi in ottica di sostenibilità ambientale e risparmio energetico.